Sarde a beccafico
Questo fantastico piatto, semplice e soprattutto economico lo potete servire come secondo di pesce abbinandolo magari ad una insalata di arance, a Palermo spesso nei pranzi cerimoniali li trovate come antipasto.
Questo piatto prende il nome dagli uccelli "beccafichi".
Nel passato infatti questi volatili venivano cacciati e farciti dalle loro stesse interiora, era un piatto molto saporito ma non accessibile economicamente a tutti, così il popolo ripiegò sulle sarde, alimento ben più economico, e al posto delle interiora utilizzarono il pangrattato.
Come ogni piatto che si rispetti lo troverete in rete con mille varianti, chi aggiunge l'aglio, chi la cipolla io vi propongo la versione che ho imparato da mia suocera.
Per 4 persone:
500 g sarde
10 cucchiai di pangrattato
40 g caciocavallo a cubetti
prezzemolo
sale
pepe
Uvetta piccola e pinoli
succo di mezzo limone
1/2 cucchiaino di zucchero
olio extravergine
foglie di alloro q.b
Per prima cosa dovete pulire le sarde, eliminate la testa, la lisca centrale ed apritele.
Mettetele a sgocciolare.
Nel frattempo in una ciotola mettete tutti gli ingredienti e non siate avari con l'olio, l'impasto dovrà avere una consistenza sabbiosa.
Ungete una teglia da forno. Mettete un cucchiaino di impasto al centro della sarda e arrotolatela.
Procedete in questa maniera fino ad esaurimento degli ingredienti. Disponetele sulla teglia alternandole ad un'altra sarda con una foglia di alloro.
Infornate a 180° per 15 minuti circa.
Questo è un piatto che è più buono se gustato freddo o tiepido.
Io le amo!!!!! sono buonissime.. smack
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